L’erba dei cantanti: è questo il soprannome con cui è conosciuto l’erisimo, pianta spontanea molto diffusa in Europa. A cantarne le lodi sono proprio le voci della lirica, che da sempre lo utilizzano come rimedio contro i disturbi della gola. Ma non è tutto, perché oggi l’erisimo si affaccia anche in cucina, dove è apprezzato per il suo gusto pungente. In questo articolo facciamo luce sulle sue proprietà e vi proponiamo una ricetta per utilizzarlo.
L’erisimo – Sisymbrium officinale (L.) Scopoli – appartiene alla famiglia delle Brassicaceae e cresce in tutto il bacino del Mediterraneo, privilegiando le aree incolte. Non è raro trovarlo nei cortili e lungo i bordi delle strade, anche in città. Da sempre questa pianta è nota per la sua capacità di alleviare le infiammazioni della gola e delle vie respiratorie: afonia, raucedine, laringiti e faringiti. Il nome italiano “erisimo” (dal greco “io salvo il canto”) testimonia che queste proprietà erano conosciute anche nel mondo classico. La sua fama si diffonde nel Rinascimento e arriva fino ai giorni nostri: il Supplemento al Dizionario di Sanità del 1784 ne segnala i benefici contro la raucedine. Nel corso dell’Ottocento, l’erisimo accompagna i cantanti d’opera prima delle loro esibizioni ed è ancora oggi utilizzato come tonico della voce. L’azione terapeutica dell’erisimo è attribuita ai suoi composti glucosinolati. La massima concentrazione di bioattivi, raggiunta tra maggio e agosto, si trova nelle sommità fiorite. Nonostante si tratti di una pianta commestibile, l’erisimo è stato per lungo tempo dimenticato dai ricettari tradizionali. Non però nelle cucine del Nord Europa, dove è diffuso come condimento dei piatti. L’erisimo condivide con altre piante della famiglia delle Brassicaceae, come senape e rucola, il suo sapore pungente e amarognolo. Non a caso, un altro nomignolo della tradizione popolare è quello di “senape selvaggia”. Essiccato nelle preparazioni per tisane ha un retrogusto amaro, mentre in cottura preserva le sue proprietà organolettiche e i composti attivi sotto i 70° C.
In Italia, studi scientifici recenti su questa pianta si devono al progetto “Erisimo a Milano” della Facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università degli Studi di Milano, con la quale abbiamo avuto il piacere di collaborare. L’iniziativa ha avuto come obiettivi la salvaguardia dell’areale di crescita spontanea dell’erisimo, lo sviluppo della sua coltivazione, lo studio di nuove applicazioni alimentari e l’incentivo di attività culturali legate all’uso della voce. Attraverso eventi musicali e gastronomici si è tornato finalmente a parlare di questa pianta eccezionale. Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta dell’erba dei cantanti con una ricetta tratta dal libro In cucina con l’erisimo.
Ingredienti
Procedimento
Versare l’acqua in una pentola, aggiungere la mela tagliata a fettine, la scorza di limone, lo zenzero sbucciato a pezzetti e l’okra a fettine. Portare a ebollizione; bollire a recipiente coperto e a fuoco basso per 8-10 minuti.
Spegnere la fiamma; lasciare raffreddare fino a 60° circa. Aggiungere i fiori e i semi di erisimo e lasciare in infusione.
Il drink può essere consumato caldo, tiepido o freddo. In quest’ultimo caso, si consiglia di servire la bevanda in una caraffa con pezzi di frutta, come la sangria, ma senza aggiungere ghiaccio.
Il nostro elisir per la voce a base di erisimo è pronto. Alla salute!