L’arrivo della bella stagione invoglia a trascorrere più tempo all’aperto, ma per chi soffre di allergie stagionali anche una semplice passeggiata al parco può trasformarsi nel peggior incubo. Le allergie sono tra le malattie croniche più diffuse in tutto il mondo; secondo l’Istituto Superiore di Sanità italiano (ISS) la prevalenza delle riniti allergiche è in continuo aumento: in Europa è valutata tra il 10 e il 20%.
La convivenza con i sintomi può essere critica, ma esistono alcuni estratti vegetali che possono aiutare ad alleviare i disturbi delle allergie stagionali: scopriamo insieme quali sono.
Le allergie stagionali sono causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario verso sostanze presenti nell’ambiente dette allergeni (quali i pollini, per es.), del tutto innocue per gli individui normali. In caso di inalazione o di contatto diretto, il sistema immunitario rilascia dei mediatori, tra cui l’istamina, un composto azotato che causa la comparsa di sintomi allergici e reazioni infiammatorie.
Le allergie stagionali, anche note con il termine un po’ fuorviante di “febbre da fieno”, si manifestano solo in un determinato periodo dell’anno, più frequentemente in primavera, quando cioè sono presenti nell’aria gli allergeni che le scatenano. Normalmente la reazione allergica interessa le mucose del naso (rinite allergica) o degli occhi e delle zone perioculari (congiuntivite allergica), con sintomi tipici quali secrezione nasale, congestione, starnuti, lacrimazione e prurito. Nei casi più seri può esacerbare altre condizioni allergiche preesistenti, come ad esempio l’asma.
In tutta Europa è in atto un aumento delle allergie da pollini che non può essere giustificato solo da cambiamenti nella genetica, nello stato di salute o nello stile di vita della sua popolazione. È noto ormai da tempo che i cambiamenti climatici hanno un impatto negativo sulle allergie stagionali. Proprio un recente studio ha esaminato questo fenomeno.
Infatti, i cambiamenti climatici provocano delle modificazioni nei cicli biologici delle piante, con ripercussioni negative sul sistema immunitario dell’uomo. Alcuni esempi sono: l’anticipazione delle fioriture e conseguentemente l’allungamento delle stagioni polliniche, l’aumento della concentrazione di polline dovuto al riscaldamento globale e alla maggiore disponibilità di anidride carbonica, la diffusione di piante allergeniche in regioni che prima erano climaticamente sfavorevoli. È noto, inoltre, che temporali primaverili ed estivi particolarmente frequenti ed intensi causano la rottura dei granuli pollinici, con rilascio di materiale allergenico di piccole dimensioni, che può causare seri problemi respiratori nelle persone predisposte.
Cosa possiamo fare per non farci trovare impreparati quando alberi e piante cominciano a fiorire? Le strategie per contrastare le allergie sono essenzialmente due:
Solitamente si ricorre all’assunzione di farmaci antistaminici o decongestionanti, ma anche molti botanicals sono stati tradizionalmente utilizzati per dare sollievo alle allergie, in virtù delle loro proprietà antinfiammatorie, decongestionanti, espettoranti, antimicrobiche ed immunomodulanti.
È importante ricordare, tuttavia, che gli stessi estratti possono scatenare reazioni allergiche in individui sensibili, pertanto l’impiego di piante ed estratti di piante andrebbe sempre supervisionato da un medico e comunque limitato a manifestazioni moderate.
Vediamo quali sono le principali pianti utili nelle allergie stagionali:
Ricordiamo inoltre altri estratti di piante e di spezie che possono essere utili a questo scopo, come agrimonia, camomilla, echinacea purpurea, erisimo, piantaggine, timo volgare, verbasco e le radici di curcuma, liquirizia e zenzero.
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